E’ nato un nuovo maxi «polo» dell’ortofrutta biologica

Intesa tra Agribologna Bia. I due consorzi hanno annunciato ieri la finalizzazione di un accordo strategico per la creazione di un vero e proprio “polo” dell’ortofrutta biologica, che si pone ai vertici del settore bio in Italia. La partnership è mirata all’integrazione fra le due realtà sul fronte della produzione agricola, ma anche dal punto di vista logistico-gestionale. Alla base dell’accordo una visione e un’identità comuni, a partire dalla centralità attribuita a sostenibilità ambientale e sociale, relazioni con i soci produttori, modelli di gestione ed efficienza nell’organizzazione commerciale.

Fra i pionieri dell’agricoltura integrata, il Consorzio Agribologna ha di recente convertito oltre 120 ettari a coltivazione biologica. Mentre il Consorzio Bia oltre ad essere il primo produttore di biologico in Italia (3.000 ettari di terreni in produzione di ortofrutta fresca) costituisce anche la prima piattaforma italiana di produzione di prodotti ortofrutticoli bio. Il fatturato consolidato dei dodici soci del Consorzio Bia supera gli 80 milioni di euro solo di produzione biologica e la loro dislocazione territoriale consente di coprire pressoché tutte le produzioni tipiche delle più importanti Regioni italiane, dalla Sicilia al Trentino-Alto Adige, passando anche per la Sardegna.

“Guardiamo alla partnership con Bia come ad un’alleanza strategica, a cui diamo il via con grande soddisfazione, peraltro nell’Anno internazionale dell’Ortofrutta”, è il commento di Lauro Guidi, presidente del Consorzio Agribologna.

“I fattori identitari che ci accomunano sono centrali. Ancora di più, in tempi oggettivamente non facili per il sistema-Paese, siamo particolarmente orgogliosi di poter affermare che Agribologna e Bia hanno come obiettivi prioritari, oltre alla qualità e all’eccellenza dei prodotti e alla sostenibilità ambientale, quello della giusta remunerazione e del giusto reddito agli agricoltori. Potremo insieme arrivare a una copertura territoriale che non esiterei a definire molto importante, anche grazie al nostro presidio del Centro-Nord Italia – continua Guidi – Diamo il via con una particolare emozione a questo decisivo impegno nel biologico, da parte di Agribologna, forti del nostro impegno di sempre nella sostenibilità ambientale e della lotta integrata, per la salute dei lavoratori e dei consumatori, nonché della storica e vincente verticalizzazione, propria di Bia, quale eccellenza di settore”.

“Avvertiamo le due realtà come strettamente e realmente complementari nei valori, nella visione e negli obiettivi. La produzione biologica di Agribologna troverà uno sbocco commerciale naturale, che confidiamo vincente in Bia”, aggiunge da parte sua Antonio Fricano, presidente di Bia. “La massima efficienza commerciale è da sempre nel Dna delle due realtà. La struttura organizzativa e logistica, propria di Agribologna, in particolare nel Nord Italia, è senza dubbio un elemento fondante e strategico della partnership. La sinergia tra la struttura di Agribologna ed i centri di confezionamento dei nostri soci, dislocati prevalentemente nel Sud Italia, ma presenti anche in Lombardia e Trentino, consentirà di coprire l’intero territorio italiano“.

“Si tratta di un accordo per lo sviluppo e per la crescita – prosegue Fricano – che ci emoziona varare in tempi così particolari e che vede un’importante e reale integrazione sia sul fronte della produzione, che su quello logistico-gestionale. Diamo il via così a un nuovo polo del biologico che, ci preme dirlo, resta interamente in capo ai soci produttori. Sentiamo di dare così, in partnership con Agribologna, un nuovo contributo congiunto e più che mai concreto alla strategia From Farm to Fork, al cuore del Green Deal europeo”.

L’accordo è siglato in una fase che vede il settore del biologico crescere del 4,4% nell’ultimo anno (dati Ismea-Sinab, giugno 2020) e con prospettive di ulteriore crescita per il futuro, anche a breve e medio termine.

L’obiettivo di Agribologna e Bia è completare l’operazione generale di integrazione entro il mese di agosto, per essere a pieno regime nell’autunno del 2021. Intanto sono già partiti i lavori per destinare aree degli stabilimenti di Agribologna esclusivamente al confezionamento dedicato ai prodotti biologici. Dai primi di maggio, inoltre, inizierà il lavoro congiunto per la messa a punto degli stabilimenti e delle operazioni di logistica.

 

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